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Fuori onda

by Ennio Salomone

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about

"Mi piace considerare "Fuori onda" non una canzone, bensì un racconto, una narrazione carnale e devastante che racimola gli orrori di una ferita sempre aperta. Un diario di viaggio che tutti noi dobbiamo sentirci in dovere di completare, definire e soprattutto correggere. Un mondo in cui mancano la solidarietà e l'immedesimazione nei confronti degli ultimi non può che essere un mondo sbagliato. Ho 36 anni, scrivo canzoni ormai da quasi vent'anni e non ho ancora capito bene se la musica sia davvero in grado di salvare le persone. So soltanto che negli anni mi ha insegnato a guardare il mondo con occhi diversi, a non accontentarmi delle cose immediatamente percepibili e a valutare ogni minimo dettaglio nella sua meravigliosa e tragica complessità."

lyrics

Ciao, mi chiamo Assad
E la mia mamma non so bene dove sta
Andavo a scuola con dei fogli di carta
Una camicia di cotone che ha comprato mio papà
Ed a proposito lui mi ha voluto bene
lo dico adesso che le acque sono calme
Forse è stata l’emozione del momento
Ma l’ho visto che rideva pure sotto le bolle
Ricordo il giorno in cui mi ha detto “Partiamo”
La mia valigia era un sacco a pelo
Un po’ di pane, una camicia nuova
100 € che mia mamma nascondeva sotto il velo
Ho salutato tutti i miei compagni
Delle maestre mi ricordo i pianti
Non è che è facile ricominciare
Ma è un dovere immaginare una vita migliore

Ed in TV l’economia è in discesa
Le azioni, i mutui e le quote rosa
Ma fuori onda la paura acceca
Da questa barca che io chiamo casa

Onda su onda il mare mi ha portato qui
dove è un casino pure fare pipì
Non è che è un male finché andiamo piano
E sognavo da una vita di fare il capitano
Ma Il problema è quando il mare si arrabbia
Come Cupido che spezza la freccia
E ce ne stiamo seduti in coperta
Come zebre spaventate chiusi dentro una gabbia
Ma papà diceva “È tutto passato”
E io di lui mi sono sempre fidato
Ma quando mente c’ha la bocca storta
E Cupido con la freccia ci ha sfondato la barca
E poi la gente ha cominciato a gridare
Come in Ulisse il canto delle sirene
Tutto sommato mi sentivo tranquillo
Perché avevo la camicia ed il mio pezzo di pane.

E in TV l’economia è in discesa
Le azioni, i mutui e le quote rosa
Ma fuori onda la paura acceca
Da questa barca che io chiamo casa

Tutto è cambiato quando poi si è piegata
E la camicia era tutta bagnata
Intorno a me c’erano pezzi di barca
Dei vestiti scarpe braccia e una bambola di seta
Ed io pensavo “Cosa devo fare?”
Sarebbe l’ora che imparassi a nuotare
E piano intorno il canto delle sirene
È diventato un condominio di silenzio bestiale
E attorno a me le poche voci strette
E ripensavo al pianto delle maestre
Al tema che mi avevano lasciato
“Racconta del tuo viaggio e di che cosa hai trovato”
Ma il caso vuole che vi stia parlando
Ed una mano mi ha tenuto stretto
Così mi trovo sopra un’altra barca
Una coperta sulle spalle e non sento più il freddo

Caro diario il mare non lo posso odiare
In fin dei conti mi ha insegnato a nuotare
Sarebbe stato bello averti al mio fianco
Ora che sono stanco e non so cosa fare
E il motivo per cui sono qua
È conservare il ricordo di papà
E forse è stata l’emozione del momento
Ma anche sotto le bolle lui mi stava sorridendo

credits

released April 21, 2023
Lyrics: Ennio Salomone
Music: Gerlando Accurso Tagano

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Ennio Salomone Sciacca, Italy

Classe 1987, Ennio Salomone è un cantautore, autore e musicista siciliano

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